Il Maglione forze armate
Cercando tutt’altro mi è capitato tra le mani un vecchio maglione militare , acquistato al mercatino americano di Livorno , ai tempi del mio servizio militare , un classico Woolypully verde oliva , di quelli con le toppe sulle spalle e sui gomiti , in lana Shetland a coste , caldo e stiloso ma molto pesante . Lo avevo comprato come aggiunta al maglione , simile , datomi in dotazione , il classico maglione da lancio di dotazione ai paracadutisti non era , in quel momento disponibile della mia taglia (sic) …
Ho usato il maglione come strato termico sotto la divisa e per diversi anni dopo il congedo , negli anni 90′ era ancora difficile reperire pile di buona qualità in colore verde militare , vista la moda di andare in montagna colorati come Arlecchino , infatti l’unico pile militare di ottima qualità era quello in dotazione al 9°Btg Col Moschin (diventerà reggimento qualche anno dopo , se ricordo bene nel1997) prodotto dalla Bailo in un ottima fibra che lo rendeva caldissimo ed anche molto costoso …
Lo strato termico oggi definito secondo strato o livello 3 negli standard militari , è stato in lana dalla notte dei tempi fino a pochi anni fa , quando è stato soppiantato dal pile o fleece come dicono gli americani , prodotto più leggero ed economico dalle caratteristiche termiche simili alla lana ma dalla funzionalità decisamente più moderna .
Oggi è normale portare sopra gli strati base e sotto lo strato esterno di protezione , un pile che isoli dal freddo e veicoli il calore in eccesso , tanto che se ne trovano di tutte le fogge e pesi , per gli utilizzi nei climi più disparati , da quello a griglia (grid) a quello peloso (high loft) da quello elasticizzato a quello resistente al fuoco (FR) . Capi funzionali ai vari teatri operativi , ma esteticamente il vecchio maglione fa sempre la sua figura !