Chi vive la Natura a 360° , per piacere o per lavoro , sa quanto sia importante il giusto equipaggiamento . Tutti sappiamo che ci si deve vestire a cipolla , portarsi una protezione per le intemperie , avere calzature robuste ed anti-scivolo , un minimo (dipende dal livello di formazione) di pronto soccorso , acqua e cibo in uno zaino confortevole .
E’ capitato a tutti di portarsi qualcosa in più , per sicurezza , e dopo decine di volte che quel qualcosa non veniva usato , lo si lasciava a casa … Ed era proprio quella volta che sarebbe servito , la Legge di Murphy è terribile !
Sono anni che vado per boschi e montagne , ho fatto trekkings in autosufficienza , pattuglie militari , escursioni in solitaria ed in gruppo , in tutte le condizioni metereologiche , preferisco la nebbia ed il freddo e la pioggia , perché c’è meno gente in giro e Madre Natura è più generosa con i coraggiosi .
Il Primo Maggio , complici le previsioni metereologiche non soleggiate , si decide con il mio gruppo di amici di fare una bella escursione sul Monte Conero , montagna sul mare con ripidi sentieri e panorami mozzafiato . Si parte dalla cittadina balneare di Sirolo , ci si addentra nei profumi della pineta e si sale per un sentiero stretto ed intasato di “turisti” non equipaggiati per l’avventura , specialmente per un sentiero ripido e sassoso . Giunti al convento sulla cima , raggiungibile anche in auto , ci fermiamo a pranzare guardati come alieni dalla folla in sneakers e 100 grammi . Riprendiamo il sentiero per raggiungere la Spiaggia delle Due Sorelle , passando per il Passo del Lupo . La discesa è decisamente ripida e sdrucciolevole , nessun problema , siamo equipaggiati . Finalmente comincia gocciolare , chiamarla pioggia sarebbe troppo , i “turisti” fuggono , noi sorridiamo , non siamo idrosolubili , come diceva il mio sergente … Optiamo per un sentiero più ripido e sassoso che ci porterà alle grotte , per poi raccordarsi con al Passo del Lupo , non incontriamo più nessuno per almeno mezz’ora . Raggiunto il sentiero principale incontriamo una folla in fuga dalla “pioggia” , poco male il Passo del Lupo ci aspetta con i suoi speroni di roccia a picco sul mare azzurro cupo . Cominciamo la discesa ,attrezzata di cavi arrugginiti , è ora di proteggere le mani , con i nostri guanti tattici . E’ una vecchia abitudine imparata nell’Esercito , avere sempre un paio di guanti protettivi in cuoio o materiale tecnico , una spina o un cavo arrugginito , possono fare danni che limitano l’uso della mano , e sul sentiero che stiamo percorrendo le mani servono salde e sicure come del resto le nostre suole Vibram . L’ultimo passaggio per la spiaggia è una calata con corda fissa di 4m , nulla per noi , ma decisamente da trattare con attenzione !
Qualche foto ed un sorso d’acqua e si risale per lo stesso sentiero , per tornare a Sirolo a berci una meritatissima birra , alla fine sono 14km con 789 m di dislivello , fortunatamente con pioggerellina e vento .